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martedì 22 ottobre 2013

L'improvviso ritiro che lascia sotto shoc!

Qualche mese fa l'importante quotidiano americano "WALL STREET JOURNAL" ha pubblicato un'intervista fatta a Maria immediatamente prima che annunciasse il suo ritiro dallo US Open.

 
25 AGOSTO 2013, 8:47 PM
Ci tengo prima di tutto a rassicurare tutti i fans di Maria Sharapova che io non ho niente a che fare con il ritiro di Maria dall'imminente torneo US Open che avrà inizio lunedì. Ho intervistato la star del tennis nel suo hotel di New York mercoledì pomeriggio e 8 minuti dopo la fine della nostra intervista, alle 8:12 pm, USTA ha annunciato la notizia riguardante il ritiro di Maria. Il suo team ha detto che la decisione è stata presa dopo il nostro incontro quindi ho deciso di riascoltare l'intera registrazione dell'intervista per assicurarmi di non aver detto niente che potesse in qualche modo aver contribuito a questa decisione.
"Perchè preoccuparsi tanto?" mi sono chiesto. Ma ho preferito esserne sicuro, non volevo di certo sentirmi responsabile di una decisione che, come la stessa Maria ha poi confermato, è stata dovuta ad una borsite alla spalla destra.
Anzi, credo che siamo riusciti anche a legare trovando delle cose in comune. Difficile da credere che una campionessa di tennis di 26 anni con un gioco da fondo campo impressionante e un uomo di mezza età che ha abbandonato il suo rovescio anni fa, possano avere qualcosa in comune eppure Miss Sharapova è nata in Russia e si è trasferita in America quando aveva 7 anni e anche la mia famiglia proviene dalla Russia. Mia mamma parla ancora molto bene il russo e in un attimo la nostra conversione si sposta sull'argomento caramelle, molto probabilmente perchè il tavolo che ci divideva era pieno di SUGARPOVA. Abbiamo ricordato insieme alcune tradizioni russe come quella di mettere della marmellata di zucchero nel tea. "Mia nonna ha appena portato della marmellata di zucchero di prugne, ne ho messa un pò nel tea e la gente mi ha preso per pazza" ha detto la signorina Sharapova. 
Ora che il nostro rapporto si è fatto più confidenziale, decido di partire con la prima domanda: "Non le sembra un messaggio un pò confuso il suo? Nel mese di settembre era sulla copertina di Shape che, come tutti sanno si occupa di fitness e benessere e ora, non solo è qui per parlare delle sue dolcissime caramelle, ma ci dice anche che mangia quel tipo di roba?" Una persona più debole a questo punto, con una domanda del genere, sarebbe scoppiata in lacrime, ma non lei, la signorina Sharapova attacca la domanda proprio come fa con tutte le sue avversarie, ad eccezione di Serena Williams ma di lei parleremo più avanti.
"Non mi importa quanto mi alleni, non importa se torno a casa alle 5 o alle 6, sento sempre il bisogno del mio tea con marmellata e miei piccoli biscotti. E' come se mi facessi un piccolo regalo dopo una giornata fatta di duro lavoro". 
Non potrei essere più d'accordo, visto tutto l'esercizio fisico, quelle cose sono solo un modo per riempire il serbatoio svuotato durante l'allenamento. 
"Non sono una taglia zero" dice Maria. "Forse visto tutto l'allenamento che faccio dovrei esserlo, ma non lo sono proprio di costituzione" 
 
C'è una notizia che in questi ultimi giorni ha fatto incuriosire tutti, mi riferisco ovviamente alla sua idea di cambiare il suo cognome in SUGARPOVA per la durata del torneo US Open in modo da poter pubblicizzare le sua caramelle, sembrava davvero convinta di questa idea.

"Sì," ha detto la signorina Sharapova, atleta donna più pagata al mondo per il nono anno consecutivo, secondo Forbes, guadagnando 29 milioni dollari da giugno 2012 a giugno 2013. "Eravamo veramente vicini alla realizzazione di quell'idea ma poi, dopo averci pensato bene, ho capito che non mi sarebbe convenuto più di tanto. Ho pensato anche alle settimane seguenti in cui mi sarei dovuta spostare e quindi cambiare l'intero passaporto con tutte le procedure necessarie.. non sarebbe stato il massimo"

Durante tutta l'intervista Maria non ha mai accennato ai suoi infortuni quindi decido di farle una domanda: "come ti senti a dover scendere in campo all' US Open?

"Mi sento bene, la prima parte della stagione è stata davvero ottima, ho affrontato qualche sconfitta piuttosto difficile come quella avvenuta prematuramente a Wimbledon qualche mese fa, ma questo è l'ultimo Grande Slam dell'anno, è l'ultimo grande sforzo, è molto importante per tutti e non ci sono ragioni che mi spingano a non andare là fuori e giocare, mi piace davvero tanto scendere in campo a New York, il pubblico è incredibile!"

Naturalmente non ci sarebbero state ragioni per cui Maria in quel momento mi avrebbe dovuto confessare il motivo del suo ritiro, anche se molto probabilmente era un'idea che girava nella sua mente ancora prima di sederci e iniziare la nostra intervista.

Ad essere sincero la mia grande curiosità riguardo il gioco di Maria e la sua carriera, in quel momento, riguardava una domanda che spesso mi ero fatto. Mi chiedevo come fosse possibile allenarsi così tanto, giocare nel modo migliore possibile, dare il massimo e poi, nonostante tutto questo, arrivare a perdere, per la tredicesima volta contro Serena Williams, senza alcun dubbio la più grande tennista degli ultimi tempi.
L'ultima volta che Maria ha battuto Serena è stato a Wimbledon nel 2004. Da quel momento Serena l'ha battuta per ben 13 volte.
 
Probabilmente questo deve essere stato il momento in cui la borsite ha iniziato a farsi sentire, era come se intendessi dire: "vai, vai a giocare, vai a dare il meglio di te, tanto ci sarà sempre quell'orrendo mostro che ti aspetta sotto il ponte".
 
"Lo inserirai nel tuo racconto?" Ride riferendosi all'analogia del mostro. "Dovresti inserirlo".
 
A proposito di  mostro, va ricordata una faida iniziata in estate quando Serena Williams ha commentato, in un'intervista per la rivista Rolling Stone, la vita sentimentale di Maria che coinvolge anche il presunto ex della Williams, il tennista Grigor Dimitrov.
 
Maria preferisce minimizzare l'analogia dicendo: "non vince ogni partita. Sicuramente quest'anno ha raggiunto un record di partite vinte ed è una grande giocatrice"
 
Il primo segno che qualcosa non andava è arrivato nel momento in cui ho visto Maria alzarsi dalla sedia senza capire il motivo. Poco dopo mi sono accorto che il mio fotografo Astrid Stawiarz aveva iniziato a scattare diverse foto. In quel momento l'agente di Maria ha detto, scusandosi, che Maria non stava bene e che avrebbe preferito non farsi fotografare. 

Non appena lasciato l'albergo, controllo la mail e scopro l'annuncio del suo ritiro dallo US Open. USTA annunciava: "Maria ci ha informato che non sarà in grado di giocare l'US Open quest'anno a causa di una borsite alla spalla ed ha quindi deciso di non partecipare al torneo". 
 
Ero veramante sconvolto da questa notizia, soprattutto dopo le domande riguardo al suo ritorno sul campo dello US Open, sembrava veramente determinata e ottimista. Non potevo veramente crederci.
Per farvi capire il mio shoc posso dirvi che stavo uscendo dalla stazione metropolitana di Broadway-Lafayette e come se niente fosse mi stavo dirigendo all'indirizzo del seguente incontro, quando, dopo molti isolati, mi sono accorto che mi trovato dalla parte opposta della città.
 
-Ralph Gardner

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