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giovedì 27 settembre 2012

Anche quest'anno Tokyo non porta fortuna...

Purtroppo questo torneo non porta fortuna a Maria che esce infatti sconfitta dalla partita giocata oggi contro Samantha Stosur. L'australiana ha battuto Mary  4-6  6-7 in un'ora e 53 minuti.

Nel primo set Maria è riusciuta a guadagnare un break sul servizio dell'avversaria trovandosi con un punteggio di 4-3 ma dopo qualche errore Stosur vince il set 6-4. Incomincia bene per Maria il secondo set ma Stosur recupera facilmente e vince al tie-break 12-10.

Un torneo piuttosto sfortunato quello che si è appena concluso per Maria che l'anno scorso le provocò un infortunio che compromise il suo finale di stagione.
Il prossimo torneo che Maria giocherà si svolgerà a Pechino e avrà inizio sabato.
Questa sconfitta non ci fa comunque smettere di tifare per lei, anzi, ora più che mai.. VAI MARY!!!

mercoledì 26 settembre 2012

... e anche questa è andata!

Senza troppi problemi Maria ha battuto la ceca Lucie Safarova 6-2  7-6 raggiungendo così un posto ai quarti di finale nei quali incontrerà l'australiana Samantha Stosur.

Nel primo set Mary non ha faticato a portare il set ad un punteggio di 3-1 e dopo aver perso un break è comunque riuscita a vincere il set, dopo una palla tirata fuori dall'avversaria.

Giovedì Maria giocherà i quarti di finale contro Samantha Stosur. La partita si giocherà sul campo centrale e sarà la terza della giornata. Come ben saprete l'australiana non è nuova tra le avversarie di Mary, che ha infatti già giocato contro di lei ben 11 volte con risultati decisamente a suo favore (10-1), ecco come sono andate le precedenti partite:
2004 Birmingham R3: Maria vinse 6-4 6-3
2004 Seoul Quarti di Finale: Maria vinse 6-2 6-1
2004 Tokyo R3: Maria vinse 6-4 1-6 6-3
2005 Birmingham R3: Maria vinse 6-4 3-6 6-1
2006 Tokyo Quarti di Finale: Maria vinse 6-1 6-4
2009 Tokyo R3: Maria vinse 6-0 6-1
2011 Miami R4: Maria vinse 6-4 6-1
2011 Roma Finale: Maria vinse 6-2 6-4
2011 Cincinnati Quarti di Finale: Maria vinse 6-3 6-2
2011 WTA Championships Round Robin: Stosur vinse 6-1 7-5
2012 Stoccarda Quarti di Finale: Maria vinse 6-7 7-6 7-5

Come sempre le auguriamo buona fortuna sperando di vederla trionfare!
VAI MARY!!!

martedì 25 settembre 2012

Maria avanza al terzo turno senza troppe difficoltà!

Maria ha battuto oggi l'inglese Heater Watson in 3 ore 9 minuti battendola 6-7  7-3  6-4.
Giocherà domani il terzo turno contro la num.16 del mondo, la ceca Lucie Safarova contro la quale ha giocato solo una volta a Madrid nel 2010 e ha vinto 6-4  6-3. La partita sarà la terza che verrà giocata sul campo centrale e avrà inizio più o meno intorno alle 11 (ora locale).

Speriamo in un nuovo successo, VAI MARY!!!

domenica 23 settembre 2012

L' anno scorso rimane solo un brutto ricordo...

Ha inizio oggi il torneo di Tokyo 2012, torneo che ci riporta alla memoria uno spiacevole evento. Infatti, come molti di voi ben ricorderanno, è stato proprio durante i quarti di finale di questo torneo quando Maria subì un importante infortunio che fu responsabile di un finale di stagione piuttosto faticoso e privo di grandi risultati. Ma Maria ha ormai dimenticato quel piccolo incidente di percorso e si dichiara pronta e carica a dare il meglio di se in questi ultimi tornei del 2012. Qui di seguito potete vedere i passati risultati ottenuti in Cina:

2004
R1 vinse contro: Yuka Yoshida (JPN) 6-1 6-1
R2 perse contro: Daniela Hantuchova (SVK) (8) 6-7 1-6

2005- vinse il torneo battendo in finale l'america Lindsay Davenport
Seed 2
R1 Bye
R2 vinse contro: Maria Vento-Kabchi (VEN) 7-6 6-0
Quarti di Finale- vinse contro: Elena Likhovtseva (RUS) (6)  6-3 6-4
Semi Finale vinse contro: Shinobu Asagoe (JPN) 6-1 7-6
Finale vinse contro: Lindsay Davenport (USA) 6-1 3-6 7-6

2006
Seed 1
R1 Bye
R2 vinse contro: Lisa Raymond (USA) 6-4 6-4
Quarti di Finale- vinse contro: Samantha Stosur (AUS) 6-1 6-4
Semi Finale perse contro: Martina Hingis (SUI) 3-6 1-6

2007
Seed 1
R1 Bye
R2 vinse contro: Francesca Schiavone (ITA) 7-5 2-6 6-1
Quarti di Finale- vinse contro: Ai Sugiyama (JPN) 4-6 6-0 6-1
Semi Finale- perse contro: Ana Ivanovic (SRB) (5) 1-6 0-6 ritirata.

2009
R1 vinse contro: Francesca Schiavone (ITA) 4-6 7-5 6-1
R2 vinse contro: Samantha Stosur (AUS) (12) 6-0 6-1
R3 vinse contro: Alisa Kleybanova (RUS) 2-6 6-2 6-2
Quarti di Finale vinse contro: Iveta Benesova (CZE) 6-4 7-5
SemiFinale- vinse contro: Agnieszka Radwanska (POL) (11) 6-3 2-6 6-4
Finale- vinse contro: Jelena Jankovic (SRB) (7) 5-2 ritirata.

2010
Seed 12
R1 perse contro: Kimiko Date-Krumm 5-7 6-3 3-6

2011
Seed 2
R1 Bye
R2 vinse contro: Tamarine Tanasugarn (THA) 6-2 7-5
R3 vinse contro Julia Goerges (GER) (13) 7-6 7-6
Quarti di Finale perse contro: Petra Kvitova (CZE) 4-3 ritirata.

 Come potrete notare è un torneo in cui Mary è quasi sempre riuscita ad ottenere ottimi risultati, raggiungendo numerose finali, semifinali e vincendo nel 2005. Speriamo che quest'anno possa dimostrare il suo grande talento!
Per il primo turno Mary ha ricevuto un bye, giocherà la sua prima partita effettiva contro la giocatrice che vincerà tra Sabine Lisicki e Heater Watson.

VAI MARY!!!

giovedì 20 settembre 2012

Strong is beautiful...

Qulla che potete vedere in alto è una campagna creata da WTA con Maria. E' la stessa che avrete potuto vedere sul maxi schermo durante l'US Open. E' una campagna pubblicitaria che coinvolge diversi sportivi e Maria è ovviamente tra questi. Il motto è "STRONG IS BEAUTIFUL" ovvero: "la forza è bellezza" e in particolare in questa pubblicità "strong is women's tennis" : "forza sono le donne del tennis". Qui in basso potete vedere il filmato allegato alla foto e un'altro video che appartiene sempre alla campagna "strong is beautiful" nel quale potrete vedere Mary e un'altra celebre tennista americana: Serena Williams.

STRONG IS...
being the master of your own identity.

STRONG IS...
Beautiful!

STRONG IS WOMEN'S TENNIS










sabato 8 settembre 2012

Il ritorno dell'incubo Azarenka...

La situazione non ci è nuova anche se, visto l'ottimo inizio, sembrava proprio che questa volta l'incubo Azarenka fosse lontano ma purtroppo così non è stato. Nonostante abbia giocato una splendida partita, Maria è stata battuta in semifinale dall'attuale num.1 del mondo, Victoria Azarenka dopo quasi 3 ore di gioco. 6-3  2-6  4-6  il punteggio che ha visto Mary uscire di scena da questo torneo dal quale per noi esce comunque vincitrice. Una Maria piuttosto amareggiata quella che ha affrontato la successiva conferenza stampa, eccovi di seguito com'è andata:

Q. E' sembrato che tu abbia fatto di tutto, vincenti e tanto impegno ma alla fine hai perso. Quanto è frustante perdere dopo aver giocato così bene? 
MARIA SHARAPOVA: Beh, è forse la cosa peggiore, ma è tennis, funziona così. Ci sono state un sacco di oscillazioni in questa partita, sia per quanto riguarda me che per quanto riguarda la mia avversaria. L'ultimo set credo sia stata il peggiore per me, sentivo veramente la pressione e non sono riuscita a metterla in difficoltà, ho commesso veramente tanti errori che potevo evitare e questa sicuramente è la cosa più frustante. 

Q. Partire con un vantaggio di 3-0 penso ti abbia donato molta sicurezza ma come ti ha fatto sentire invece essere sotto di 3-1 e poi 4-1? 
MARIA SHARAPOVA: Beh, non c'è dubbio che il quel momento lei abbia notevolmente alzato il livello del suo gioco, ha iniziato a giocare meglio e a muoversi meglio. Come ho già detto ci sono stati tanti errori che avrei benissimo potuto evitare.

Q. Qual è la cosa più difficile nel suo e nel tuo gioco quando ti trovi ad affrontarla? Qual è la cosa che ti crea più difficoltà quando giochi contro Azarenka? 
MARIA SHARAPOVA: Sinceramente non credo ci sia una precisa cosa, quando ti trovi in campo non pensi tanto al tuo avversario. Certamente hai una strategia e inizi a pensare a cosa potrebbe aiutarti in un momento di difficoltà ma penso che la maggior parte delle cose vengano da se, la cosa importante secondo me è crederci, credere di poter vincere e giocare al meglio ogni punto della partita. Riguardo a questa partita penso che non si possa discutere più di tanto riguardo al set decisivo perchè mi rendo conto di non aver fatto abbastanza per riuscire a metterla in difficoltà.

Q.  C'è stato un momento in cui hai pensato al record che riguarda le vittorie al terzo set di quest'anno?
 MARIA SHARAPOVA: Ad essere sincera si, quando ero sotto 4-1. Ci ho pensato ma ogni cosa va come deve andare. 

Q.  Quanto diverso più essere un giocatore sul cemento e sulle altre superfici? 
MARIA SHARAPOVA: Beh, penso di aver affrontato Victoria solo sulla terra e sul cemento e l'unica cosa che posso sicuramente affermare è che il suo gioco sia molto meglio quando si trova sul cemento. Come penso molti abbiano notato, a livello di determinazione ci assomigliamo molto, penso che entrambe avremmo potuto stare sul campo a combattere per un'altra ora, nessuna delle due sembrava stanca. Comunque non penso di poter veramente fare il paragone tra il suo gioco sulle varie superfici avendola affrontata solo su cemento e terra. 

Q. Ormai la stagione degli Slam è quasi conclusa per te ma hai ottenuto risultati straordinari quest'anno. Puoi parlarci del tuo anno, in particolare dei Grandi Slam e il resto, ad esempio, le olimpiadi e il tuo importante compito da porta bandiera? 
MARIA SHARAPOVA: Si, ho ottenuto grandi risultati e me li tengo stretti (sorride). Ricordo, all'inizio dell'anno, di essere arrivata in Australia presto credendo di poter giocare il torneo precedente all'Australian Open ma la mia caviglia mi dava ancora qualche problema e ricordo di aver avuto anche tante incertezze riguardo all' Australian Open e al risultato che avrei potuto ottenere. Se qualcuno in quel momento mi avesse raccontato dello splendido anno che avrei avuto e che ancora non è finito, penso che non ci avrei mai creduto. Come ha detto, questo torneo era l'ultimo importante e avrei sicuramente voluto ottenere di più ma penso che considerando gli anni precedenti, essere arrivata a questo punto sia già un grandissimo passo avanti.  

Q. Ripensando a questo torneo e a come hai giocato, pensi di aver dato il meglio di te? Pensi di aver dato il massimo? Quali cose pensi avresti potuto fare meglio?
MARIA SHARAPOVA: Riguardo a cosa?

Q.  Hai giocato considerandoti al massimo delle tue condizioni, sembrava che tutto andasse bene ma qualcosa è andato storto. Come affronti questa sconfitta? 
MARIA SHARAPOVA: Beh, ci sono diversi modi di vedere questa sconfitta. Come ho detto ho avuto tante oscillazioni durante tutta la partita ma penso che la colpa sia solo mia, ho avuto tante opportunità che non ho saputo cogliere. Quando ti trovi al terzo set penso che la concentrazione debba essere la cosa fondamentale e io credo di non aver saputo metterle abbastanza pressione.

Q. Si può dire che Serena abbia dominato su Errani battendola 6-1  6-2. Come pensi che andaranno le cose per Vika? Visto la splendida forma di Serena al momento, cosa pensi che Vika debba fare per provare a giocarsi la finale? 
MARIA SHARAPOVA: Non sono il suo allenatore (sorride). Penso che sia sbagliato pensare ad un favorito. Non importa quanta forza o quanta sicurezza possa avere un giocatore, tutti hanno una possibilità. E' num.1 del mondo quindi non vedo perchè non dovrebbe avere una possibilità.

Q. Sembrava veramente che volessi vincere questo torneo e su questo non ci sono dubbi, l'hai dimostrato. Ma c'è qualcosa per te che rende questo titolo più importante rispetto ad altri? 
MARIA SHARAPOVA: Beh, è New York, è un grande Slam, è l' US Open. E' ovvio che sia significativo e quindi si desidera dare il massimo. Nel mio piccolo penso di aver fatto un passo avanti quindi spero di poter tornare l'anno prossimo per fare meglio.

Q. Hai intenzione di rimanere per la settimana della moda, tornerai a casa, cosa farai? 
MARIA SHARAPOVA: Non lo so. Sono qui da tre settimane. Per il momento l'unica cosa che mi piacerebbe è provare un gelato del camioncino che c'è nell'angolo vicino al mio hotel. Mi sta perseguitando (ride) Ogni volta che lo vedevo mi veniva voglia ma non avevo mai tempo di prenderne uno quindi ora posso farlo. A parte questo mi piacerebbe vivere nell'atmosfera di casa per un pò. 

Q.  Quale gusto di gelato sceglieresti? 
MARIA SHARAPOVA: Vaniglia con granelli di zucchero colorati. 

Q. Cosa ti sei detta alla fine della partita: sono contenta di aver giocato meglio rispetto all'Australian Open o Indian Wells, sono quasi riuscita a batterla o ho sprecato questa possibilità, avrei potuto vincere? 
MARIA SHARAPOVA: Posso vederla in tanti modi diversi. E' brutto sapere di aver avuto tante possibilità e di non averne saputo approfittare. Il punteggio è sicuramente più gratificante questa volta ma il risultato non è quello che volevo.. quindi penso entrambe le cose. 

Q.  Dopo tutti i grandi risultati che hai ottenuto, quanto è gratificante per te poter pensare di riuscire a vincere grandi titoli senza troppo problemi, sapere di poter essere un'avversaria temibile? 
MARIA SHARAPOVA: Oh, è incredibile. Cerco di pensare sempre con questa prospettiva perchè si può sempre perdere in un secondo. Capita di dimenticarsi da dove si viene, di tutto quello che c'è stato e di tutto quello che c'è dietro ai vari tornei, il lavoro e sacrifici che ti portano a raggiungere grandi risultati. Ogni tanto mi fermo per pensare a tutto questo e penso di potermi solo ritenere fortunata. Gioco uno sport che amo. Sono la num.3 del mondo ma sono riuscita anche a tornare num.1 dopo la vittoria di un grande Slam, cosa che forse nessuno, compresa me, si sarebbero mai aspettati. In questo sport, come nella vita, ci sono sempre tante incertezze, puoi essere la num.1 del mondo ma uscire al primo turno di un importante torneo o al contrario puoi essere la num.100 e riuscire ad ottenere grandi risultati che nessuno si aspetterebbe e credo che fermarsi e pensare al lavoro e agli sforzi che si nascondono dietro ad unica partita sia molto importante, ti regalano tante soddisfazioni.  

Q.  Jimmy Connors la scorsa settimana ha detto che non importa il risultato alla fine della partita perchè niente è così bello come poter giocare davanti a 25000 di persone che sono lì per sostenere il tuo talento.
MARIA SHARAPOVA: Sono assolutamente d'accordo. Non c'è niente nella vita che ti possa regalare soddisfazione più grande. Penso che ogni carriera segua un processo diverso. Puoi essere una grande attrice o una grande modella ma se nessuno ti fa apparire su una copertina di una rivista il tuo successo non sarà mai così grande, puoi essere veramente bravo e pieno di talento ma sai che la tua carriera e il tuo successo sarà sempre nelle mani di altre persone e sinceramente faccio fatica a poter pensare di costruire una carriera basata su queste cose. C'è stato un periodo in cui sono stata fuori dal campo per un pò e ho fatto svariate cose ma nessuna mi ha fatto sentire come mi sento quando gioco. Quello che intendo dire è che, per quanto una giornata possa essere dura non c'è niente di più gratificante di partecipare ad una conferenza stampa dopo aver vinto un Grande Slam e parlare magari per ore di ciò che ti ha fatto arrivare a quel punto, è una sensazione indescrivibile che ti regala grandi emozioni.

Q. Il fatto di avere qualcuno che decide se farti apparire sulla copertina di una rivista è come se qualcuno in questo modo controllasse il tuo destino. Pensi che questo avvenga anche sul campo da tennis? 
MARIA SHARAPOVA: Un pò si ma possiedi sicuramente un maggior controllo sulla tua vita. Non voglio assolutamente offendere nessuno ma penso sia così. Conosco tante persone che lavorano in altri settori ma mi rendo conto che è solo con un atleta che riesco a confrontare le mie emozioni. E' come quando un attore arriva agli Oscar e vince il premio, è sicuramente una splendida sensazione ma so che non proverà mai quello che prova un giocatore dopo una grande vittoria. Sono veramente felice della mia carriera e non la cambierei assolutamente con niente al mondo.  

Q.  Questo sport è costruito intorno ai Grandi Slam e ai campi centrali in cui si giocano le partite più importanti. Hai parlato della fantastica sensazione che si prova ad essere sui campi di questo torneo. C'è un campo che per te ha un maggior significato? Quale ti da più carica? Quale ti piace di più? 
MARIA SHARAPOVA: Ogni campo è diverso. L'energia che trovi qui a New York è unica. Quando sei nello spogliatoio è senti la musica, è già qualcosa che ti da energia. Sono cose non si vedranno mai in Australia o a Wimbledon, ognuno ha le proprie tradizioni. Qui non ci sono grandi presentazioni o cose del genere, si tratta solo di due giocatori che scendono in campo per giocare il loro miglior tennis e regalare qualche soddisfazione ai fans. Comunque ogni torneo ha le sue tradizioni e questo è quello che li rende speciali.

Q. Il tennis vive di rivalità. Come potresti descrivere la rivalità tra te e Vika e come pensi proseguirà? 
MARIA SHARAPOVA: Abbiamo entrambe ancora molti anni di fronte a noi quindi sono sicura che ci capiterà ancora tante volte di sfidarci in un Grande Slam o semplicemente in un torneo meno importante. Per il momento è la giocatrice che detiene il maggior numero di vittorie contro di me quindi il mio obiettivo contro di lei sarà quello di cambiare questo risultato. 

Q. Come si fa a superare questo tipo di scofitta? Hai una tua routine speciale? 
MARIA SHARAPOVA: No, penso che debba solo cercare di trovare la prospettiva giusta. Sicuramente durante gli anni e soprattutto dopo il mio infortunio penso di riuscire a controllare meglio le sconfitte. Ovviamente è difficile, bisogna cercare di prenderla con molta calma. Sono cose che si imparano a gestire con gli anni e non parlo solo delle sconfitte, bisogna gestire bene anche le vittorie. Dopo aver vinto il Roland Garros ero la persona più felice, avrei voluto urlare al mondo della mia vittoria ma anche in quel caso sono riuscita a trattenermi. Ovviamente la soddisfazione che una vittoria è in grado di regalarti è qualcosa di indescrivibile ma non si può sempre vincere. La delusione di una sconfitta penso parta dal pensiero riguardo al lavoro e all'impegno che si nasconde dietro ad ogni partita, uscire sconfitti da un campo ti fa pensare che tutto il lavoro fatto sia andato sprecato ma non è così, ogni sconfitta aiuta a crescere ed è questo che ti fa comunque sentire meglio alla fine della giornata. Le sconfitte aiutano a motivarmi e darmi maggior forza per andare avanti e fare sempre meglio. 

Per noi Maria può comunque tornare a casa a testa alta! Anche se questo era l'ultimo Grande Slam della stagione, le partite non finiscono qui, vedremo infatti Mary giocare a Tokyo a partire dal 23 settembre e da lunedì tornerà ad essere la num.2 del mondo!

VAI MARY!!!

giovedì 6 settembre 2012

Ancora una volta la pioggia è amica di Maria! In arrivo la semifinale e come al solito: Victoria Azarenka!

Tra pioggia e qualche difficoltà Maria è riuscita meritatamente a battere una Bartoli in piena forma. Dopo quasi tre ore di gioco e numerose interruzioni a causa della pioggia che a tutto ci fa pensare tranne che essere a New York, Mary ha battuto la francese 3-6  6-3  6-4. Di seguito la conferenza stampa:

Q. Durante questa partita hai avuto molto tempo per pensare.
 MARIA SHARAPOVA: L'ho fatto.

Q. Come hai fatto a superare i problemi che si sono presentati durante il primo set?
 MARIA SHARAPOVA: Beh, diciamo che ho cercato di non pensarci troppo. E' stata sicuramente una buona cosa per me avere del tempo a disposizione, poter fare una bella dormita e tornare in campo più concentrata. Non è mai bello però dover ritornare in campo sapendo di essere sotto 0-4, entri in campo ovviamente cercando di vincere il set ma sai che le probabilità di perderlo sono maggiori quindi il nervosismo aumenta. Non è stato facile riassumere il controllo del mio gioco e concentrarmi.

Q. Nel terzo set il livello del gioco si è notevolmente alzato.. E' vero?
 MARIA SHARAPOVA: Si, c'è un motivo se è riuscita a raggiungere i quarti di finale. Penso che tutti si siano accorti della splendida forma in cui si trova Marion, è davvero un'ottima giocatrice, penso che si trovi nel suo momento migliore, ha dimostrato di poter affrontare davvero bene partite importante come questa. Riuscire a battere una giocatrice come lei mi fa sentire fiera perchè so di aver vinto contro una grande giocatrice che ha saputo mettermi in difficoltà. 

Q. E' veramente imprevedibile in campo, non sai mai quando colpirà le linee e quando no. Giocare con lei significa veramente combattere.
MARIA SHARAPOVA: Si beh, penso che essere imprevidibile per alcuni versi sia una buona caratteristica, lo è stata spesso anche nel servizio. Penso che abbia avuto circa 30 servizi serviti tutti a 99 miglia all'ora, ogni volta che guardavo lo schermo vedevo il numero 99, penso che se avessi perso questa partita avrei avuto dei seri incubi a riguardo (ride). Ha un gioco che non è per niente tradizionale, non è mai uguale. Non sai mai dove andranno le palle che colpisce. Ha lavorato molto per ottenere questo tipo di gioco, ecco perchè è veramente brava.

Q. Quindi non perdi una partita al terzo set dalla sfida contro Pennetta l'anno scorso.  Cosa pensi quando arrivi al terzo set? Pensando alle statistiche hai più fiducia?  
MARIA SHARAPOVA: Sinceramente ogni volta che arrivo al terzo set non penso a niente, come ho detto tante volte ogni partita è una partita è diversa, ci sono sempre situazioni diverse. Alcune volte inizi vincendo il primo set e poi vai peggiorando e magari arrivi addirittura a perdere la partita, altre volte succede il contrario. Sicuramente la statistica che mi riguarda è un ottimo incoraggiamento per me, penso che in qualche modo mi rappresenti, dimostra quanto ci tenga a giocare ogni singolo punto di ogni partita e il mio spirito combattivo. L'ultimo set è sempre una vera battaglia, bisogna dare tutto per tutto ed è questo che mi piace.

Q. Sembra che ormai la pioggia sia diventata una caratteristica di questo torneo, cosa che ha ovviamente fatto discutere sulla creazione di un tetto. Non è sicuramente piacevole dover entrare in campo per poi riuscire, entrare e riuscire di nuovo.  
 MARIA SHARAPOVA: si, non tanto ieri, ma oggi è stato davvero incredibile. Forse non avete visto, ma ci avranno fatto entrare ed uscire circa quattro volte.

Q.  Oggi?
MARIA SHARAPOVA: Si. Eravamo praticamente fuori dal tunnell che ci porta al campo e ci hanno fatto tornare indietro. Avrò fatto 20 tipi di esercizi diversi in palestra per mantenermi pronta, eravamo veramente esauste. Ad un certo punto ho pensato: voglio solo giocare a tennis, vi prego, fateci entrare in campo! (ride) Rientrare in campo dopo una pausa significa doversi riscaldare di nuovo, dopo un pò diventa una cosa stancante, anche sotto il punto di vista psicologico.

Q. Ogni volta è come doversi "riavviare"? 
 MARIA SHARAPOVA: E' come passare il tempo di un set in palestra, ma non è per questo che partecipo.

Q.  Quindi entri in campo già stanco.
MARIA SHARAPOVA: No beh, è sempre fantastico però è sicuramente una situazione che ti mette più pressione.

Q.  Come puoi descrivere te e Victoria parlando di competitività e i rispettivi stili di gioco?
 MARIA SHARAPOVA: Beh, penso che entrambe abbiamo un gioco davvero aggressivo. Lo sapete, siamo entrambe molto competitive e amiamo vincere. A chi non piace? Quest'anno ha dimostrato di essere veramente solida, ha vinto un Grande Slam ed è diventata la num.1 del mondo per la prima volta. Penso che siano grandi traguardi, credo che in qualche modo possa considerarsi il suo anno, è arrivata e ha dimostrato di giocare un gran tennis.

Q. Alla fine della partita hai parlato della prossima partita contro di lei e hai detto di poterla considerare una sorta di rivincita per la volta in cui ti ha battuto. Ci sono altre motivazioni? 
 MARIA SHARAPOVA: Si, perdere nella finale di un Grande Slam è forse la cosa più difficile da superare. L'ultima volta che ci siamo incontrate credo fosse in finale a Stoccarda dove sono riuscita a batterla ma precedentemente abbiamo giocato tante partite importanti e mi ha sempre battuta. Penso di aver giocato un'ottima partita contro di lei in Germania e spero di poter fare lo stesso qui anche se è completamente diverso, lì giocavamo sulla terra qui siamo sul cemento, sono due cose completamente diverse quindi ogni partita è nuova. Come ho già detto lei sta giocando veramente bene, io sono in semifinale per la prima volta dopo il 2006, è una grandissima oppurtunità per entrambe.

Q. Quali sono i vantaggi di aver già giocato contro di lei?
MARIA SHARAPOVA: Intendi riguardo al gioco?

Q. Si, voglio dire, quando sei stata tu a vincere contro di lei cos'ha determinato per te? Al contrario, quando è stata lei ha vincere, quali sono state le differenze? 
 MARIA SHARAPOVA: Beh, contro di lei so che devo stare molto attenta al mio servizio. E' una giocatrice molto aggressiva. Ma come ho già detto tante volte ogni partita è diversa.

Q.  Hai sempre una grande folla che ti sostiene, c'erano quando hai giocato contro Petrova e anche contro Bartoli. Azarenka quando gioca non ha la stessa folla dalla sua parte. Hai idea di cosa determini la popolarità di alcuni giocatori piuttosto che di altri?
 MARIA SHARAPOVA: Non saprei. Forse l'intensità con la quale si gioca, la passione che ci si mette. Qui posso considerarmi a casa, anche se vivo in Florida qui ho tanti fan che sono pronti a sostenermi. Posso veramente considerarla una seconda casa. Qui è dove ho cominciato da piccola, la mia carriera è nata qui, ho imparato tutto qui. Sono cresciuta qui e i miei fans mi hanno sempre sostenuta sin da quando giocavo nei tornei junior. Mi hanno vista crescere e hanno sempre seguito la mia carriera. Inoltre a Brooklyn ci sono molti russi che sono sempre qui per sostenermi.

Q.  La folla è sempre dalla tua parte e questo è splendido. Oggi però è sembrato che sostenessero non poco anche la tua avversaria.. Soprattutto oggi che hai avuto qualche difficoltà, quanto pensi possa averti aiutata? 
MARIA SHARAPOVA: Beh, penso che sia normale, il pubblico è lì soprattutto per vedere una sfida quindi più il livello di gioco è alto più è interessante, è per questo che pagano, quindi capisco che tifassero anche per la mia avversaria. Ho fatto anche io parte del pubblico e so cosa vuol dire. Vedere una partita piena di alti e bassi e colpi di scena è sicuramente qualcosa che affascina maggiormente il pubblico. Traggo gran parte della mia energia da loro, se non ci fossero persone a sostenermi è possibile che non sarei sempre così motivata. 

Q.  Tu e Andy Roddick siete cresciuti insieme in Florida. Vi siete visti in questi giorni? Avete parlato un pò?
 MARIA SHARAPOVA: Si, beh, siamo amici ma non siamo cresciuti nella stessa parte della Florida. 

Q. Lo so, ma lui ha vinto Eddie Herr quando anche tu l'hai vinto. 
 MARIA SHARAPOVA: E' stato la stessa settimana? 

Q. Si. Tu avevi 12 anni e lui 17.
MARIA SHARAPOVA: Beh, allora direi che quella volta si è dimenticato di salutarmi. (ride)

Q. Anche Serena Williams si giocherà un posto in semifinale. Quando pensi al suo servizio cosa ti impressiona di più o cosa pensi lo renda così buono? 
 MARIA SHARAPOVA: Penso la potenza e la forza che ci mette. Riesce a trovare i giusti angoli facilmente. E' una gran cosa riuscire a servire come fa lei.

Q. Pensi che gran parte del suo successo lo debba al suo ottimo servizio?  
MARIA SHARAPOVA: Beh, penso che sia sicuramente un suo punto di forza. E' una parte del gioco molto importante. Penso che servire così ti faccia avere molta più fiducia, ogni parte del gioco è una sorta di conseguenza del servizio quindi se questo è buono la parita diventa come un puzzle, se c'è un buon servizio non resta altro che mettere insieme tutti gli altri pezzi.

Q.  La prima volta che hai giocato contro di lei penso fosse a Mosca.. 
MARIA SHARAPOVA: Di chi stai parlando?

Q.  Victoria.
MARIA SHARAPOVA: Non lo so.

Q. Le prime volte che hai giocato contro di lei ti eri resa conta della grande giocatrice che stava diventando?
 MARIA SHARAPOVA: Sinceramente si. Penso che in tanti si aspettassero che vincesse un Grande Slam forse anche prima di quando è successo. Ha sempre avuto un gioco molto solido. E' sempre stata una ragazza con una mentalità "fragile" potrei dire, pensi sempre che da un momento all'altro possa prendere la sua racchetta e lanciarla sul campo ma ultimamente è diversa, penso sia maturata giocando così tante partite così importanti. Impari a capire quali sono le cose che ti rendono motivata, che ti aiutano ad andare avanti. Penso che ormai si possa considerare una giocatrice davvero di alto livello.

Q. Hai giocato contro Sara Errani nella finale del Roland Garros. Dalla prossima settimana sarà num.1 nel doppio. Come pensi stia andando? 
MARIA SHARAPOVA: Si, beh, diciamo che sta dimostrando di non dover per forza essere alte e piene di potenza per raggiungere dei grandi risultati (ride). E' sicurmante una grande giocatrice sulla terra. Ha vinto numerosi tornei e raggiunto la finale di un Grande Slam. Si muove molto bene in campo. Sono arrivata alla finale del Roland Garross come la favorita ma tutti sottovalutavano la mia avversaria che ha giocato davvero bene su quella superficie. Ha appena raggiunto la semifinale di questo importante torneo quindi questo dimostra che ha talento e penso che la sua costanza e la voglia di fare sia stata davvero straordinaria quest'anno. 

Domani Maria giocherà la semifinale contro la num.1 del mondo Victoria Azarenka, avversaria certamente non nuova per Mary. Vi rinfreschiamo la memoria con i precedenti risultati ottenuti contro la num.1.
Mosca 2007 R2: Azarenka vince 7-6 6-2
Los Angeles 2009 R2: Maria vince 6-7 6-4 6-2
Pechino 2009 R2: Maria vince 6-3 6-7 7-5
Stanford 2010 Finale: Azarenka vince 6-4 6-1
Miami 2011 Finale: Azarenka vince 6-1 6-4
Roma 2011 Quarti di finale: Maria vince 4-6 3-0 ret.
Australian Open 2012 Finale: Azarenka vince 6-3 6-0
Indian Wells 2012 Finale: Azarenka vince 6-2 6-3
Stoccarda 2012 Finale: Maria vince 6-1 6-4
 
Ma ogni partita è diversa quindi non ci resta altro che augurarle buona fortuna!! VAI MARY!!!!

martedì 4 settembre 2012

La semifinale è vicina...

Maria giocherà oggi contro la francese Marion Bartoli per raggiungere la tanto attesa semifinale del torneo americano. La partita sarà la seconda sul tabellone di gioco di oggi che avrà inizio alle 17.00.
Eccovi di seguito la conferenza stampa tenutasi in seguito all'ultima partita:

Q. Sei contenta che la pioggia abbia interrotto la partita? 
MARIA SHARAPOVA: Beh, ammetto che la situazione era diventata abbastanza strana per me a causa dei numerosi alti e bassi che ci sono stati durante il primo set. Forse avere la possibilità di uscire dal campo per un pò e recuperare la giusta concentrazione è stata la cosa migliore.

Q. Sei fiera di come hai servito nel game finale? 
MARIA SHARAPOVA: Era un servizio davvero importante, soprattutto visto il gioco della mia avversaria. Nadia è una delle giocatrici con il miglior servizio e questa è sicuramente una cosa che può metterti in difficoltà. Ma alla fine posso dire di essere soddisfatta di come è andato l'ultimo set, non ho fatto altro che concentrarmi e combattere.

Q. Sembravi veramente contenta alla fine del terzo set. L'arrivo ai quarti cosa significa per te? Sembra sia davvero una cosa speciale. 
MARIA SHARAPOVA: Certo! Giochi una partita agli US Open con delle condizioni metereologiche non del tutto favorevoli, la tua partita viene interrotta, lasci il campo e quandi ritorni ti accorgi che ad aspettarti sugli spalti ci sono le stesse persone che c'erano prima, persone che ti hanno aspettato per un'ora solo per vederti concludere la partita. L'energia che proviene da quello stadio è qualcosa di incredibile, tra il tifo e l'entusiasmo, è qualcosa di unico quindi penso che tutto questo spieghi la mia felicità. Non avevo intenzione di lasciare il campo senza aver combattuto quindi è quello che ho fatto e ne vado fiera. 

Q. Subito dopo hai chiamato tuo padre o è stato lui a chiamare te?  
MARIA SHARAPOVA: E'stato Thomas a dirmi che lui voleva parlare con me.

Q. E'stata Nadia a chiedere all'arbitro di interrompere la partita quando la pioggia iniziava ad aumentare. Ha detto che è per questo che tu hai vinto e che puoi chiamarlo il tuo giorno fortunato.  MARIA SHARAPOVA: Fantastico. Sono io la vincitrice, in qualsiasi modo voglia definire la nostra partita per me va bene.

Q.  Ogni vittoria è sicuramente una bella cosa. Il tuo punteggio é 11-0 quest'anno nelle partite che sono arrivate al terzo set. E' una cosa che ti rende fiera, sei felice di questo successo?
MARIA SHARAPOVA: Si, è assolutamente una stupenda statistica. Non penso mai alla possibilità di arrivare al terzo set. Prima di iniziare una partita mi piace pensare di non sapere come si svolgerà, ogni partita è diversa e secondo me l'importante non è come inizia ma come finisce, ovviamente. Ho affrontato partite che dall'inizio alla fine si sono totalmente stravolte, puoi iniziare benissimo e finire male o al contrario, nessuno può saperlo. Che sia una partita lunga un'ora o tre ore io non smetto di giocare fino all'ultimo punto e credo che sia importante avere fiducia fino alla fine. E' la mentalità che ho adottato durante l'ultimo set di questa partita.

Q.  Essere "dimostrativa" è qualcosa che hai imparato nel corso della tua carriera o è una caratteristica che possiedi da sempre? Parlo dei tuoi "c'mon" o comunque della voce che in qualche modo è parte integrante del tuo gioco.
MARIA SHARAPOVA: Penso di aver sempre avuto questa caratteristica e penso che tutti siamo d'accordo sul fatto che la mia voce sia una parte importante di ogni mia partita (sorride)

Q.  Puoi parlarci della tua prossima partita che giocherai contro Marion Bartoli?
MARIA SHARAPOVA: Non giochiamo da un pò. Per lei la vittoria di oggi è stata sicuramente una grande vittoria e sono contenta di poter affrontare i miei quarti di finale di un grande slam contro una giocatrice come lei. Durante le partita ha sicuramente i suoi alti e bassi (come tutti) ma credo proprio che il livello del suo gioco sia nettamente migliorato qui. Ad essere sincera non sono mai riuscita a vedere nessuna sua partita giocata qui però mi è già capitato di giocare contro di lei quindi più o meno conosco il suo gioco, è sempre diverso. Ma comunque vada sono i quarti di finale quindi sono felice ed emozionata.  

Q.  Senti che è passato tanto tempo dai tuoi ultimi quarti di finale qui o ti sembra ieri l'ultima volta che ci seri arrivata?
MARIA SHARAPOVA: Mmmh, un pò di tutti e due. Alcune volte mi guardo indietro e penso: Wow, quanti anni sono passati. Mentre altre volte ci ripenso e mi dico: wow, come passa veloce il tempo.
Penso che aver saltato un anno renda l'ultima volta che ho raggiunto i quarti ancora più lontano. Però ora sono qui, ho raggiunto finalmente questa parte del torneo e sono contenta, è una bella sensazione e voglio dare il meglio di me.

Q. Ti puoi considerare una veterana adesso?  
MARIA SHARAPOVA: In realtà mi sento a metà percorso. Ho iniziato quando ero veramente giovane e ora mi capita di giocare contro avversarie anche molto più giovani di me ma non per questo mi considero una veterana però posso dire di aver una certa esperienza, sono passati molti anni dalla mia prima. In ogni caso sono sicura che ci saranno ancora tante pertite, non penso assolutamente di essere alla fine della mia carriera.

Q.  Le partite dopo il tuo intervento alla spalla non sono state delle migliori, non hai mostrato il meglio del tuo tennis. Se pensi a quelle partite, le puoi considerare come una sorta di processo per riprenderti dall'intervento alla spalla o le consideri partite "sprecate" nelle quali avresti potuto dare di più?
MARIA SHARAPOVA: Qui agli US Open?

Q.  Ad esempio contro Melanie, Caroline o Pennetta lo scorso anno.
MARIA SHARAPOVA: Non mi piace pensarci, soprattutto ad alcune di queste partite. Ma ovviamente ci sono state delle circostanze davvero diverse. Ogni partita è una vera partita, non esistono le partite sprecate. Personalmente non sono il tipo di giocatrice che si abbatte e perde il suo spirito, al contrario, sono partite che ti lasciano rabbia e quindi ti spingono a tornare in campo e fare sempre meglio.

Q. Hai una grande folla che ti supporta qui. Sembra quasi che i tuoi fan pronti a sostenerti aumentino sempre di più qui, è vero?  
MARIA SHARAPOVA: Ho sentito una grande energia oggi, soprattutto dopo essere tornata in campo. Era stupendo, una bellissima atmosfera. 

Q. Puoi descriverci com'è essere su quel campo? 
MARIA SHARAPOVA: E' stupendo.

Q. E' così rumoroso come sembra?
MARIA SHARAPOVA: Si, direi proprio di si!

Q. Quindi non è una diceria quella del rumore, è veramente così?
MARIA SHARAPOVA: Quando capita di descrivere i Grandi Slam, "energia" è la parola che mi viene in mente pensando a questo torneo. E' un'energia che comincia nel tunnel che ti dirige al campo. Già lì senti la folla, ci sono fan che urlano, che chiedono il tuo autografo anche prima dell'inizio della partita. Poi ti dirigi verso il campo e una volta uscito dal tunnell è qualcosa di veramente straordinario, ti trovi in uno stadio enorme, con tanta gente che urla e sai che sono lì per sostenerti. E' qualcosa di veramente unico, è bellissimo poter giocare in questa atmosfera.

Q. Hai parlato della voglia di raggiungere nuovi obiettivi. Quest'anno hai vinto un Grande Slam, con questo ti sei aggiudicata la vittoria di tutti i 4 Grandi Slam, hai raggiunto numerose finali e hai vinto la medaglia d'argento alle tue prime olimpiadi. Non è difficile per te pensare di poter raggiungere qualche altro obiettivo?
MARIA SHARAPOVA: Penso che queste cose servano ad aumentare la tua motivazione. Come ho detto è una cosa soprattutto psicologica. Quando perdi una partita ti senti deluso e ovvimanente arrabbiato perchè perdere non è mai divertente ma tutto questo mi aiuta a essere ancora più determinata. Vincere è stupendo ma non solo per la vittoria in se, quando vinci, quando sollevi il tuo trofeo pensi a tutti gli sforzi e all'impegno che ti hanno portata a vincere e penso che non ci sia niente di più gratificante. Se non fossi così motivata penso non avrei ragioni per giocare. Penso sempre di poter ottenere di più e di poter migliorare. Sono questi i motivi per i quali ogni mattina mi alzo e inizio la giornata con la voglia di fare di più.

lunedì 3 settembre 2012

Per un posto in semifinale...

Maria si è conquistata il suo posto ai quarti battendo in un'ora e 13 minuti, la connazionale russa Nadia Petrova in 3 set con il punteggio 6-1 4-6 6-4.
All'inizio del terzo set la pioggia costringe l'arbitro a sospendere la partita ma dopo un'ora circa le giocatrici tornano in campo e Maria ne assume il pieno controllo guadagnandosi un posto ai quarti di finale, traguardo raggiunto l'ultima volta nel 2006.

Martedì Maria giocherà contro la francese Marion Bartoli. Ecco come sono andate le precedenti partite:
2005 Doha Quarti di finale: Maria vince 6-3 6-2
2006 Los Angeles R3: Maria vince 6-1 6-2
2007 Birmingham Semi-Finale: Maria vince 7-5 6-0
2010 Cincinnati Quarti di finale: Maria vince 6-1 6-4.

Come sempre le auguriamo buona fortuna! VAI MARY!!!

sabato 1 settembre 2012

Avanti senza problemi!

Senza troppi problemi Maria avanza al quarto turno dopo aver battutto con un punteggio netti (6-1  6-1) l'americana Mallory Burdette. Eccovi la conferenza stampa tenutasi ieri in seguito alla partita:


Q.  "Allenamento" di routine?
MARIA SHARAPOVA: Si, in un certo senso. Mi aspettavo di giocare una partita dura e complicata, la mia avversaria mi sembrava veramente carica. In ogni caso sono contenta di come ho giocato.

Q.  Sono state partite in cui il vento sembrava poter complicare le cose, pensavo potessi avere qualche problema con il servizio ma invece hai dimostrato di saperlo controllare e di essere sicura. MARIA SHARAPOVA: Si, beh, ogni partita è diversa dall'altra. In realtà non mi ritengo pienamente soddisfatta nel mio servizio, avrei potuto e avrei voluto fare meglio. Ma tutto sommato penso non sia andata male.

Q.  Pensi che il risultato di oggi rifletta a pieno il tuo stato momentaneo in campo?
  MARIA SHARAPOVA: Beh, sinceramente preferisco non bilanciarmi e non fare previsioni riguardo alle prossime partite, era tanto che non giocavo sul cemento e penso che sia stato un buon inizio. Mi sento concentrata e aggressiva quanto basta per affrontare le prossime partite. Penso che la sconfitta precoce di Wimbledon mi abbia aiutata, ho approfittato del tempo a disposizione per riposarmi e prepararmi al meglio, essere tornata a casa per un pò mi ha fatto bene, mi sono ricaricata. Sicuramente adesso solo molto più carica di quanto non fossi in seguito al Roland Garros

Q.  Molte persone stanno parlando delle giocatrici Robson e Stephens visto i loro inaspettati successi, stanno andando davvero bene. Vuoi commentare?
  MARIA SHARAPOVA: Si, ho giocato contro entrambe. Laura è una giocatrice in continua evoluzione. Penso che essendo molto giovane le persone tendono a sottovalutarla ma ha dimostrato di essere in grado di giocarsi ogni partita e di dare il meglio di se anche nei Grandi Slam. Ho giocato contro di lei più di una volta, la prima volta a Wimbledon lo scorso anno e poco tempo fa alle olimpiadi. Ha davvero un buon gioco ed è determinata. Per quanto riguarda Sloane, ho giocato contro di lei a Miami se non sbaglio, non ricordo il risultato ma ricordo che ha giocato davvero bene, è una grande atleta, si muove molto bene in campo, ho guardato la fine della sua partita ieri, ha voglia di giocare e di dare il meglio. Questa nuova generazione potrebbe dare del filo da torcere a tutti.. (sorride) 

Q.  Cosa hai pensato vedendo l'ultima partita di Kim? Sei riuscita a parlarle? Cosa ha significato per te e per la tua carriera? 
MARIA SHARAPOVA:  Beh, mi ritengo molto fortunata ad aver giocato molte partite contro Kim e di aver seguito la sua carriera. E' stata una vera atleta, molto competitiva. Ho sempre combattuto contro di lei, non sono mai state partite facili. Il fatto che, anche dopo essere diventata mamma sia riuscita a tornare a giocare è davvero straordinario. Ha dimostrato l'amore verso lo sport e la dedizione che metteva nel praticarlo. Penso avrò modo di parlarle durante i prossimi giorni.

Q.  Cosa pensi invece riguardo a Roddick?
MARIA SHARAPOVA: Beh, direi che questo è un torneo pazzo. (sorride) Yeah, crazy tournament.  (Smiling.)  C'è qualcun'altro che si vuole aggiungere alla lista? Sicuramente non io eh! La sua è stata una carriera davvero fantastica, ha sempre avuto una grandissima energia in campo soprattutto a New York. Penso che tutti lo ammirino non solo per la sua bravura a livello sportivo ma anche per la sua personalità. Ha sempre dato il meglio di se e ha lavorato duramente. E' veramente strano vedere grandi campioni come lui e Kim giocare il loro ultimo torneo, è triste ma penso che ognuno di loro sappia quello che fa quindi auguro ad entrambi un ottimo futuro!

Q. Per loro è ovviamente la fine di un percorso importante..  
 MARIA SHARAPOVA: Sicuramente! Dopo un pò lo sport diventa una routine, tra allenamenti e partite, diventa parte integrante della tua vita. Penso comunque che bisogna distinguere le cause del ritiro di uno sportivo, smettere perchè il corpo non può più continuare è un conto e smettere perchè è la testa a non essere più in grado di giocare è un altro. In ogni caso penso che rimarrà uno splendido capitolo della loro vita.

Q.  Quando avevi 19 anni pensi che tutto sia destinato a durare per sempre.
MARIA SHARAPOVA: Beh, come dicevo, quando avevo 18 o 19 anni, se qualcuno mi avesse detto che mi sarei ritrovata a giocare a 25 anni, quindi ben 6 anni dopo, avrei risposto che era una pazzia e che non era possibile. Ma ora sono qui, a 25 anni. Mi sono fermata per 9 o 10 mesi durante la mia carriera e in quel periodo mi sono resa conto che anche a 25 anni si piò andare avanti. Quando mi sveglio la mattina sono invogliata a fare sempre di più, ho ancora tanta energia e una buona salute, direi che non ho altro da chiedere. 

Q. L'altro giorno, quando ti ho chiesto notizie sul tuo presunto matrimonio mi sei sembrata sorpresa che tutti ci avessero creduto veramente. Oggi Sasha Vujacic che ormai da mesi non state più insieme. 
  MARIA SHARAPOVA: Si, è vero.

Q. Quindi vi siete lasciati prima di Wimbledon.. 
MARIA SHARAPOVA: No, veramente è successo agli inizi di primavera. Stavo aspettando che qualcuno me lo chiedesse per poterlo dire ma nessuno lo ha fatto prima d'ora (sorride)

Q. E' una situazione un pò confusa.  
 MARIA SHARAPOVA: Si lo so. 

Q. La gente parlava del vostro matromio e dopo poco si scopre che non state più insieme. Non è la cosa più importante, lo so, però.. 
MARIA SHARAPOVA: Si, ma ciò che dico sempre è di non dare retta a ciò che la gente dice. Tutti dovrebbero sapere che io non sono il tipo che annuncia queste cose, non ho mai annunciato niente quando ci siamo messi insieme e neanche quando ci siamo fidanzati ufficialmente. Non sono veramente il tipo che fa queste cose, non rilascio interviste e faccio servizi fotografici per annunciare questi eventi della mia vita.

Q. Speravo di essere invitato al tuo matrimonio.. 
 MARIA SHARAPOVA: Beh, non disperare, potrebbe ancora succedere (ride). Ho ancora tanti anni di fronte a me.

Q. Gli impegni legati alla carriera di entrambi hanno contribuito alla rottura?
MARIA SHARAPOVA: Si, ovviamente è stata una decisione presa da entrambi. E' avvenuta durante uno splendido periodo per entrambi ma i nostri impegni ci impedivano di vederci soprattutto da quando la sua carriera si è spostata in Turchia. Era davvero sempre più difficile. Avevamo la possibilità di vederci forse due volte in 10 mesi e questo ovviamente rendeva tutto molto più complicato. Ma nonostante la rottura manteniamo comunque uno splendido rapporto, c'è un grande rispetto reciproco e sono contenta di poter avere la possibilità di chiamarlo e considerarlo un amico. Abbiamo trascorso degli splendidi anni insieme.

Q.  Nadia sarà la tua prossima avversaria...
 MARIA SHARAPOVA: Si, sta giocando veramente bene. Ho visto un pezzetto della sua partita contro Safarova, sta veramente dando il meglio di se. Ho affrontato partite piuttosto dure contro di lei. Nonostante abbia quasi sempre vinto contro di lei, le partite non sono mai state una passeggiata. 

Q.Come tutti sanno la tua vita è molto movimentata. Devi riuscire ad organizzarti tra la tua carriera e le tue passioni come la moda. Essere un giorno a Stoccarda, l'altro a Parigi e l'altro ancora magari a Tokyo rende tutto più complicato. La vivi come una sfida continua?  
 MARIA SHARAPOVA: Cerco di dedicare un pò del mio tempo a tutto. Cerco di avere una vita normale. L'impressione che do è quella di dovermi destreggiare tra i vari tornei e i numerosi eventi, la mia vita può sembrare glamour e frenetica ma vi assicuro che è tutta un'impressione. Quando torno a casa alla fine della giornata sono come tutti gli altri, l'unica differenza è che il mio ufficio è il campo da tennis. Al di fuori degli svariati impegni ho degli amici e una splendida famiglia. Mi considero veramente fortunata.

Maria giocherà domenica contro Nadia Petrova. Ecco i risultati precedentemente ottenuti:
2003 Los Angeles R2: Maria won 6-2 2-6 7-5
2005 Wimbledon QF: Maria won 7-6 6-3
2005 US Open QF: Maria won 7-5 4-6 6-4
2005 WTA Tour Championships RR: Petrova 6-1 6-2
2006 Australian Open QF: Maria won 7-6 6-4
2006 Linz Final: Maria won 7-5 6-2
2009 Roland Garros R2: Maria won 6-2 1-6 8-6
2009 Stanford R2: Maria won 6-1 6-2
2009 Toronto R1: Maria won 6-3 6-4