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giovedì 6 settembre 2012

Ancora una volta la pioggia è amica di Maria! In arrivo la semifinale e come al solito: Victoria Azarenka!

Tra pioggia e qualche difficoltà Maria è riuscita meritatamente a battere una Bartoli in piena forma. Dopo quasi tre ore di gioco e numerose interruzioni a causa della pioggia che a tutto ci fa pensare tranne che essere a New York, Mary ha battuto la francese 3-6  6-3  6-4. Di seguito la conferenza stampa:

Q. Durante questa partita hai avuto molto tempo per pensare.
 MARIA SHARAPOVA: L'ho fatto.

Q. Come hai fatto a superare i problemi che si sono presentati durante il primo set?
 MARIA SHARAPOVA: Beh, diciamo che ho cercato di non pensarci troppo. E' stata sicuramente una buona cosa per me avere del tempo a disposizione, poter fare una bella dormita e tornare in campo più concentrata. Non è mai bello però dover ritornare in campo sapendo di essere sotto 0-4, entri in campo ovviamente cercando di vincere il set ma sai che le probabilità di perderlo sono maggiori quindi il nervosismo aumenta. Non è stato facile riassumere il controllo del mio gioco e concentrarmi.

Q. Nel terzo set il livello del gioco si è notevolmente alzato.. E' vero?
 MARIA SHARAPOVA: Si, c'è un motivo se è riuscita a raggiungere i quarti di finale. Penso che tutti si siano accorti della splendida forma in cui si trova Marion, è davvero un'ottima giocatrice, penso che si trovi nel suo momento migliore, ha dimostrato di poter affrontare davvero bene partite importante come questa. Riuscire a battere una giocatrice come lei mi fa sentire fiera perchè so di aver vinto contro una grande giocatrice che ha saputo mettermi in difficoltà. 

Q. E' veramente imprevedibile in campo, non sai mai quando colpirà le linee e quando no. Giocare con lei significa veramente combattere.
MARIA SHARAPOVA: Si beh, penso che essere imprevidibile per alcuni versi sia una buona caratteristica, lo è stata spesso anche nel servizio. Penso che abbia avuto circa 30 servizi serviti tutti a 99 miglia all'ora, ogni volta che guardavo lo schermo vedevo il numero 99, penso che se avessi perso questa partita avrei avuto dei seri incubi a riguardo (ride). Ha un gioco che non è per niente tradizionale, non è mai uguale. Non sai mai dove andranno le palle che colpisce. Ha lavorato molto per ottenere questo tipo di gioco, ecco perchè è veramente brava.

Q. Quindi non perdi una partita al terzo set dalla sfida contro Pennetta l'anno scorso.  Cosa pensi quando arrivi al terzo set? Pensando alle statistiche hai più fiducia?  
MARIA SHARAPOVA: Sinceramente ogni volta che arrivo al terzo set non penso a niente, come ho detto tante volte ogni partita è una partita è diversa, ci sono sempre situazioni diverse. Alcune volte inizi vincendo il primo set e poi vai peggiorando e magari arrivi addirittura a perdere la partita, altre volte succede il contrario. Sicuramente la statistica che mi riguarda è un ottimo incoraggiamento per me, penso che in qualche modo mi rappresenti, dimostra quanto ci tenga a giocare ogni singolo punto di ogni partita e il mio spirito combattivo. L'ultimo set è sempre una vera battaglia, bisogna dare tutto per tutto ed è questo che mi piace.

Q. Sembra che ormai la pioggia sia diventata una caratteristica di questo torneo, cosa che ha ovviamente fatto discutere sulla creazione di un tetto. Non è sicuramente piacevole dover entrare in campo per poi riuscire, entrare e riuscire di nuovo.  
 MARIA SHARAPOVA: si, non tanto ieri, ma oggi è stato davvero incredibile. Forse non avete visto, ma ci avranno fatto entrare ed uscire circa quattro volte.

Q.  Oggi?
MARIA SHARAPOVA: Si. Eravamo praticamente fuori dal tunnell che ci porta al campo e ci hanno fatto tornare indietro. Avrò fatto 20 tipi di esercizi diversi in palestra per mantenermi pronta, eravamo veramente esauste. Ad un certo punto ho pensato: voglio solo giocare a tennis, vi prego, fateci entrare in campo! (ride) Rientrare in campo dopo una pausa significa doversi riscaldare di nuovo, dopo un pò diventa una cosa stancante, anche sotto il punto di vista psicologico.

Q. Ogni volta è come doversi "riavviare"? 
 MARIA SHARAPOVA: E' come passare il tempo di un set in palestra, ma non è per questo che partecipo.

Q.  Quindi entri in campo già stanco.
MARIA SHARAPOVA: No beh, è sempre fantastico però è sicuramente una situazione che ti mette più pressione.

Q.  Come puoi descrivere te e Victoria parlando di competitività e i rispettivi stili di gioco?
 MARIA SHARAPOVA: Beh, penso che entrambe abbiamo un gioco davvero aggressivo. Lo sapete, siamo entrambe molto competitive e amiamo vincere. A chi non piace? Quest'anno ha dimostrato di essere veramente solida, ha vinto un Grande Slam ed è diventata la num.1 del mondo per la prima volta. Penso che siano grandi traguardi, credo che in qualche modo possa considerarsi il suo anno, è arrivata e ha dimostrato di giocare un gran tennis.

Q. Alla fine della partita hai parlato della prossima partita contro di lei e hai detto di poterla considerare una sorta di rivincita per la volta in cui ti ha battuto. Ci sono altre motivazioni? 
 MARIA SHARAPOVA: Si, perdere nella finale di un Grande Slam è forse la cosa più difficile da superare. L'ultima volta che ci siamo incontrate credo fosse in finale a Stoccarda dove sono riuscita a batterla ma precedentemente abbiamo giocato tante partite importanti e mi ha sempre battuta. Penso di aver giocato un'ottima partita contro di lei in Germania e spero di poter fare lo stesso qui anche se è completamente diverso, lì giocavamo sulla terra qui siamo sul cemento, sono due cose completamente diverse quindi ogni partita è nuova. Come ho già detto lei sta giocando veramente bene, io sono in semifinale per la prima volta dopo il 2006, è una grandissima oppurtunità per entrambe.

Q. Quali sono i vantaggi di aver già giocato contro di lei?
MARIA SHARAPOVA: Intendi riguardo al gioco?

Q. Si, voglio dire, quando sei stata tu a vincere contro di lei cos'ha determinato per te? Al contrario, quando è stata lei ha vincere, quali sono state le differenze? 
 MARIA SHARAPOVA: Beh, contro di lei so che devo stare molto attenta al mio servizio. E' una giocatrice molto aggressiva. Ma come ho già detto tante volte ogni partita è diversa.

Q.  Hai sempre una grande folla che ti sostiene, c'erano quando hai giocato contro Petrova e anche contro Bartoli. Azarenka quando gioca non ha la stessa folla dalla sua parte. Hai idea di cosa determini la popolarità di alcuni giocatori piuttosto che di altri?
 MARIA SHARAPOVA: Non saprei. Forse l'intensità con la quale si gioca, la passione che ci si mette. Qui posso considerarmi a casa, anche se vivo in Florida qui ho tanti fan che sono pronti a sostenermi. Posso veramente considerarla una seconda casa. Qui è dove ho cominciato da piccola, la mia carriera è nata qui, ho imparato tutto qui. Sono cresciuta qui e i miei fans mi hanno sempre sostenuta sin da quando giocavo nei tornei junior. Mi hanno vista crescere e hanno sempre seguito la mia carriera. Inoltre a Brooklyn ci sono molti russi che sono sempre qui per sostenermi.

Q.  La folla è sempre dalla tua parte e questo è splendido. Oggi però è sembrato che sostenessero non poco anche la tua avversaria.. Soprattutto oggi che hai avuto qualche difficoltà, quanto pensi possa averti aiutata? 
MARIA SHARAPOVA: Beh, penso che sia normale, il pubblico è lì soprattutto per vedere una sfida quindi più il livello di gioco è alto più è interessante, è per questo che pagano, quindi capisco che tifassero anche per la mia avversaria. Ho fatto anche io parte del pubblico e so cosa vuol dire. Vedere una partita piena di alti e bassi e colpi di scena è sicuramente qualcosa che affascina maggiormente il pubblico. Traggo gran parte della mia energia da loro, se non ci fossero persone a sostenermi è possibile che non sarei sempre così motivata. 

Q.  Tu e Andy Roddick siete cresciuti insieme in Florida. Vi siete visti in questi giorni? Avete parlato un pò?
 MARIA SHARAPOVA: Si, beh, siamo amici ma non siamo cresciuti nella stessa parte della Florida. 

Q. Lo so, ma lui ha vinto Eddie Herr quando anche tu l'hai vinto. 
 MARIA SHARAPOVA: E' stato la stessa settimana? 

Q. Si. Tu avevi 12 anni e lui 17.
MARIA SHARAPOVA: Beh, allora direi che quella volta si è dimenticato di salutarmi. (ride)

Q. Anche Serena Williams si giocherà un posto in semifinale. Quando pensi al suo servizio cosa ti impressiona di più o cosa pensi lo renda così buono? 
 MARIA SHARAPOVA: Penso la potenza e la forza che ci mette. Riesce a trovare i giusti angoli facilmente. E' una gran cosa riuscire a servire come fa lei.

Q. Pensi che gran parte del suo successo lo debba al suo ottimo servizio?  
MARIA SHARAPOVA: Beh, penso che sia sicuramente un suo punto di forza. E' una parte del gioco molto importante. Penso che servire così ti faccia avere molta più fiducia, ogni parte del gioco è una sorta di conseguenza del servizio quindi se questo è buono la parita diventa come un puzzle, se c'è un buon servizio non resta altro che mettere insieme tutti gli altri pezzi.

Q.  La prima volta che hai giocato contro di lei penso fosse a Mosca.. 
MARIA SHARAPOVA: Di chi stai parlando?

Q.  Victoria.
MARIA SHARAPOVA: Non lo so.

Q. Le prime volte che hai giocato contro di lei ti eri resa conta della grande giocatrice che stava diventando?
 MARIA SHARAPOVA: Sinceramente si. Penso che in tanti si aspettassero che vincesse un Grande Slam forse anche prima di quando è successo. Ha sempre avuto un gioco molto solido. E' sempre stata una ragazza con una mentalità "fragile" potrei dire, pensi sempre che da un momento all'altro possa prendere la sua racchetta e lanciarla sul campo ma ultimamente è diversa, penso sia maturata giocando così tante partite così importanti. Impari a capire quali sono le cose che ti rendono motivata, che ti aiutano ad andare avanti. Penso che ormai si possa considerare una giocatrice davvero di alto livello.

Q. Hai giocato contro Sara Errani nella finale del Roland Garros. Dalla prossima settimana sarà num.1 nel doppio. Come pensi stia andando? 
MARIA SHARAPOVA: Si, beh, diciamo che sta dimostrando di non dover per forza essere alte e piene di potenza per raggiungere dei grandi risultati (ride). E' sicurmante una grande giocatrice sulla terra. Ha vinto numerosi tornei e raggiunto la finale di un Grande Slam. Si muove molto bene in campo. Sono arrivata alla finale del Roland Garross come la favorita ma tutti sottovalutavano la mia avversaria che ha giocato davvero bene su quella superficie. Ha appena raggiunto la semifinale di questo importante torneo quindi questo dimostra che ha talento e penso che la sua costanza e la voglia di fare sia stata davvero straordinaria quest'anno. 

Domani Maria giocherà la semifinale contro la num.1 del mondo Victoria Azarenka, avversaria certamente non nuova per Mary. Vi rinfreschiamo la memoria con i precedenti risultati ottenuti contro la num.1.
Mosca 2007 R2: Azarenka vince 7-6 6-2
Los Angeles 2009 R2: Maria vince 6-7 6-4 6-2
Pechino 2009 R2: Maria vince 6-3 6-7 7-5
Stanford 2010 Finale: Azarenka vince 6-4 6-1
Miami 2011 Finale: Azarenka vince 6-1 6-4
Roma 2011 Quarti di finale: Maria vince 4-6 3-0 ret.
Australian Open 2012 Finale: Azarenka vince 6-3 6-0
Indian Wells 2012 Finale: Azarenka vince 6-2 6-3
Stoccarda 2012 Finale: Maria vince 6-1 6-4
 
Ma ogni partita è diversa quindi non ci resta altro che augurarle buona fortuna!! VAI MARY!!!!

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