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martedì 4 settembre 2012

La semifinale è vicina...

Maria giocherà oggi contro la francese Marion Bartoli per raggiungere la tanto attesa semifinale del torneo americano. La partita sarà la seconda sul tabellone di gioco di oggi che avrà inizio alle 17.00.
Eccovi di seguito la conferenza stampa tenutasi in seguito all'ultima partita:

Q. Sei contenta che la pioggia abbia interrotto la partita? 
MARIA SHARAPOVA: Beh, ammetto che la situazione era diventata abbastanza strana per me a causa dei numerosi alti e bassi che ci sono stati durante il primo set. Forse avere la possibilità di uscire dal campo per un pò e recuperare la giusta concentrazione è stata la cosa migliore.

Q. Sei fiera di come hai servito nel game finale? 
MARIA SHARAPOVA: Era un servizio davvero importante, soprattutto visto il gioco della mia avversaria. Nadia è una delle giocatrici con il miglior servizio e questa è sicuramente una cosa che può metterti in difficoltà. Ma alla fine posso dire di essere soddisfatta di come è andato l'ultimo set, non ho fatto altro che concentrarmi e combattere.

Q. Sembravi veramente contenta alla fine del terzo set. L'arrivo ai quarti cosa significa per te? Sembra sia davvero una cosa speciale. 
MARIA SHARAPOVA: Certo! Giochi una partita agli US Open con delle condizioni metereologiche non del tutto favorevoli, la tua partita viene interrotta, lasci il campo e quandi ritorni ti accorgi che ad aspettarti sugli spalti ci sono le stesse persone che c'erano prima, persone che ti hanno aspettato per un'ora solo per vederti concludere la partita. L'energia che proviene da quello stadio è qualcosa di incredibile, tra il tifo e l'entusiasmo, è qualcosa di unico quindi penso che tutto questo spieghi la mia felicità. Non avevo intenzione di lasciare il campo senza aver combattuto quindi è quello che ho fatto e ne vado fiera. 

Q. Subito dopo hai chiamato tuo padre o è stato lui a chiamare te?  
MARIA SHARAPOVA: E'stato Thomas a dirmi che lui voleva parlare con me.

Q. E'stata Nadia a chiedere all'arbitro di interrompere la partita quando la pioggia iniziava ad aumentare. Ha detto che è per questo che tu hai vinto e che puoi chiamarlo il tuo giorno fortunato.  MARIA SHARAPOVA: Fantastico. Sono io la vincitrice, in qualsiasi modo voglia definire la nostra partita per me va bene.

Q.  Ogni vittoria è sicuramente una bella cosa. Il tuo punteggio é 11-0 quest'anno nelle partite che sono arrivate al terzo set. E' una cosa che ti rende fiera, sei felice di questo successo?
MARIA SHARAPOVA: Si, è assolutamente una stupenda statistica. Non penso mai alla possibilità di arrivare al terzo set. Prima di iniziare una partita mi piace pensare di non sapere come si svolgerà, ogni partita è diversa e secondo me l'importante non è come inizia ma come finisce, ovviamente. Ho affrontato partite che dall'inizio alla fine si sono totalmente stravolte, puoi iniziare benissimo e finire male o al contrario, nessuno può saperlo. Che sia una partita lunga un'ora o tre ore io non smetto di giocare fino all'ultimo punto e credo che sia importante avere fiducia fino alla fine. E' la mentalità che ho adottato durante l'ultimo set di questa partita.

Q.  Essere "dimostrativa" è qualcosa che hai imparato nel corso della tua carriera o è una caratteristica che possiedi da sempre? Parlo dei tuoi "c'mon" o comunque della voce che in qualche modo è parte integrante del tuo gioco.
MARIA SHARAPOVA: Penso di aver sempre avuto questa caratteristica e penso che tutti siamo d'accordo sul fatto che la mia voce sia una parte importante di ogni mia partita (sorride)

Q.  Puoi parlarci della tua prossima partita che giocherai contro Marion Bartoli?
MARIA SHARAPOVA: Non giochiamo da un pò. Per lei la vittoria di oggi è stata sicuramente una grande vittoria e sono contenta di poter affrontare i miei quarti di finale di un grande slam contro una giocatrice come lei. Durante le partita ha sicuramente i suoi alti e bassi (come tutti) ma credo proprio che il livello del suo gioco sia nettamente migliorato qui. Ad essere sincera non sono mai riuscita a vedere nessuna sua partita giocata qui però mi è già capitato di giocare contro di lei quindi più o meno conosco il suo gioco, è sempre diverso. Ma comunque vada sono i quarti di finale quindi sono felice ed emozionata.  

Q.  Senti che è passato tanto tempo dai tuoi ultimi quarti di finale qui o ti sembra ieri l'ultima volta che ci seri arrivata?
MARIA SHARAPOVA: Mmmh, un pò di tutti e due. Alcune volte mi guardo indietro e penso: Wow, quanti anni sono passati. Mentre altre volte ci ripenso e mi dico: wow, come passa veloce il tempo.
Penso che aver saltato un anno renda l'ultima volta che ho raggiunto i quarti ancora più lontano. Però ora sono qui, ho raggiunto finalmente questa parte del torneo e sono contenta, è una bella sensazione e voglio dare il meglio di me.

Q. Ti puoi considerare una veterana adesso?  
MARIA SHARAPOVA: In realtà mi sento a metà percorso. Ho iniziato quando ero veramente giovane e ora mi capita di giocare contro avversarie anche molto più giovani di me ma non per questo mi considero una veterana però posso dire di aver una certa esperienza, sono passati molti anni dalla mia prima. In ogni caso sono sicura che ci saranno ancora tante pertite, non penso assolutamente di essere alla fine della mia carriera.

Q.  Le partite dopo il tuo intervento alla spalla non sono state delle migliori, non hai mostrato il meglio del tuo tennis. Se pensi a quelle partite, le puoi considerare come una sorta di processo per riprenderti dall'intervento alla spalla o le consideri partite "sprecate" nelle quali avresti potuto dare di più?
MARIA SHARAPOVA: Qui agli US Open?

Q.  Ad esempio contro Melanie, Caroline o Pennetta lo scorso anno.
MARIA SHARAPOVA: Non mi piace pensarci, soprattutto ad alcune di queste partite. Ma ovviamente ci sono state delle circostanze davvero diverse. Ogni partita è una vera partita, non esistono le partite sprecate. Personalmente non sono il tipo di giocatrice che si abbatte e perde il suo spirito, al contrario, sono partite che ti lasciano rabbia e quindi ti spingono a tornare in campo e fare sempre meglio.

Q. Hai una grande folla che ti supporta qui. Sembra quasi che i tuoi fan pronti a sostenerti aumentino sempre di più qui, è vero?  
MARIA SHARAPOVA: Ho sentito una grande energia oggi, soprattutto dopo essere tornata in campo. Era stupendo, una bellissima atmosfera. 

Q. Puoi descriverci com'è essere su quel campo? 
MARIA SHARAPOVA: E' stupendo.

Q. E' così rumoroso come sembra?
MARIA SHARAPOVA: Si, direi proprio di si!

Q. Quindi non è una diceria quella del rumore, è veramente così?
MARIA SHARAPOVA: Quando capita di descrivere i Grandi Slam, "energia" è la parola che mi viene in mente pensando a questo torneo. E' un'energia che comincia nel tunnel che ti dirige al campo. Già lì senti la folla, ci sono fan che urlano, che chiedono il tuo autografo anche prima dell'inizio della partita. Poi ti dirigi verso il campo e una volta uscito dal tunnell è qualcosa di veramente straordinario, ti trovi in uno stadio enorme, con tanta gente che urla e sai che sono lì per sostenerti. E' qualcosa di veramente unico, è bellissimo poter giocare in questa atmosfera.

Q. Hai parlato della voglia di raggiungere nuovi obiettivi. Quest'anno hai vinto un Grande Slam, con questo ti sei aggiudicata la vittoria di tutti i 4 Grandi Slam, hai raggiunto numerose finali e hai vinto la medaglia d'argento alle tue prime olimpiadi. Non è difficile per te pensare di poter raggiungere qualche altro obiettivo?
MARIA SHARAPOVA: Penso che queste cose servano ad aumentare la tua motivazione. Come ho detto è una cosa soprattutto psicologica. Quando perdi una partita ti senti deluso e ovvimanente arrabbiato perchè perdere non è mai divertente ma tutto questo mi aiuta a essere ancora più determinata. Vincere è stupendo ma non solo per la vittoria in se, quando vinci, quando sollevi il tuo trofeo pensi a tutti gli sforzi e all'impegno che ti hanno portata a vincere e penso che non ci sia niente di più gratificante. Se non fossi così motivata penso non avrei ragioni per giocare. Penso sempre di poter ottenere di più e di poter migliorare. Sono questi i motivi per i quali ogni mattina mi alzo e inizio la giornata con la voglia di fare di più.

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