Q. Bentornata Maria!
MARIA SHARAPOVA: Grazie.
Q. L'ultimo Australian Open non è finito nel migliore dei modi per te ma hai comunque trascorso una splendida stagione segnata soprattutto dalla vittoria del tuo ultimo Grande Slam mancante, come ti senti ora?
MARIA SHARAPOVA: Si, mi sento bene. Mi sono presa del tempo per riflettere riguardo a come sono andate le cose durante l'ultima stagione e devo dire che mi ritengo soddisfatta, ogni anno è un ciclo continuo, si passa da un torneo all'altro senza neanche accorgersene. Un momento stai alzando il trofeo di un Grande Slam e il momento dopo sei a Londra per giocare a Wimbledon, non si ha realmente la possibilità di riflettere su quello che si è vinto, sui grandi risultati ottenuti.
Quindi sono molto contenta di aver avuto la possibilità di ritornare a casa per una piccola pausa. Questo è stato probabilmente l'anno più impegnativo in termini di partite giocate, viaggi, quindi avere la possibilità di fermarsi per un pò e riflettere sull'anno passato, sui risultati ottenuti, sono partita dal mio infortnio alla caviglia fino alla vittoria del Roland Garros che era l'unico Grande Slam che mi mancava, penso sia stato un vero tragurado sul quale vale decisamente la pena riflettere soprattutto perchè riflettere su tutto questo mi da veramente una grande forza e motivazione per affrontare al meglio questa nuova stagione.
Q. Pensi che aver vinto il Roland Garros dopo l'infortunio alla spalla di qualche anno fa gli abbia dato ancora più importanza?
MARIA SHARAPOVA: Assolutamente. Penso siano una serie di cose a rendere così importante questa vittoria. Ma più di tutto, lo considero speciale perchè è un torneo che ho sempre visto come una vera sfida, la terra non era esattamente la mia superficie quindi sapevo di dover arrivarci in una splendida forma fisica.
Inoltre è stato il primo Grande Slam che ho vinto dopo l'intervento alla spalla quindi è stato veramente un grande risultato per me.
Q. 2013 Maria, sarà la tua decima stagione da quando hai vinto Wimbledon nel 2004. Riflettendoci, puoi considerare la stagione appena conclusa come una delle migliori? Deve essere stato fantastico per te vincere un Grande Slam e fare da portabandiera per la tua nazione alle olimpiadi di Londra.
MARIA SHARAPOVA: Oh cavolo, assolutamente! A parte aver vinto il French Open, ovviamente l'esperienza trascorsa durante le olimpiadi è stata fantastica, sicuramente un'esperienza che non dimenticherò mai soprattutto visto che è stata la mia prima volta. Inoltre sono stata la prima donna portabandiera per la Russia quindi è una cosa che mi rende molto orgogliosa e felice.
E' stato tutto molto frenetico, dalla cerimonia di apertuna alla finale, 6 partite in 7 giorni e la cerimonia il giorno prima dell'inizio, non è stato facile ma è stata comunque un'esperienza fantastica.
Q. Come stai preparando la tua mente per la nuova stagione? Stai impacchettando le tue vecchie memorie per rimetterle nell'armadio?
MARIA SHARAPOVA: Bisogna per forza farlo. Che la stagione precedente conservi bei o brutti ricordi, la nuova stagione è qualcosa di nuovo e va vissuta da zero.
Non mi piace dire che bisogna incominciare da zero ovviamente, è come se si stesse continuando un disegno già iniziato. Ovviamente bisogna tener conto dei successi ottenuti ma è importante non accontentarsi e continuare a lavorare per raggiungerne di nuovi, bisogna raggiungere livelli sempre più alti.
Q. Cosa ti ha motivato di più di quest'anno: la vittoria del Grande Slam o l'aver raggiunto la prima posizione mondiale?
MARIA SHARAPOVA: Penso che a questo punto della mia carriera conti senza dubbio molto di più la vittoria del Grande Slam, assolutamente.
Q. Quando Serena è stata qui ieri ci ha fatto capire che pensa sia possibile che in quest'anno riesca a vincere tutti i 4 Grandi Slam e ha detto che probabilmente tu e Victoria starete probabilmente pensando la stessa cosa. Cosa ne pensi di questo?
MARIA SHARAPOVA: Beh, ha vinto gli ultimi due quindi è sicuramente un passo avanti a noi in questo, senza dubbio.
Ha affrontato una splendida stagione, ogni anno è nuovo, scendiamo in campo sempre con l'obiettivo di giocare dal primo all'ultimo punto e di dare sempre il meglio, penso che questo sia l'importante, non tanto pensare a quello che si vuole vincere ma concentrarsi e impegnarsi al massimo.
E' già riuscita ad ottenere questo risultato? Non lo so.
Q. Serena ha vinto tutti i 4 Grandi Slam ma non nello stesso anno.
MARIA SHARAPOVA: Ah ok.Tutto è possibile ma questo è certamente difficile (ride)
Q. In che senso è difficile vincerne 4 in un anno?
MARIA SHARAPOVA: In che senso?! Beh, non sono mai riuscita a farlo ma quando ci riuscirò la chiamerò e glielo spiegherò (ride)
Q. Victoria ci ha detto che questa era del tennis femminile è senza dubbio la più dura. Cosa ne pensi a riguardo?
MARIA SHARAPOVA: Si, penso sia sicuramente diversa. Credo sia molto più difficile sotto il punto di vista fisico. Una volta i primi turni erano certamente più facili, si affrontavano in maniera più tranquilla, non dico come un riscaldamento ma quasi. Adesso invece è diverso, si gioca duramente dal primo all'ultimo turno, nonostante gli avversari non abbiano un'ottima posizione in classifica questo non conta, sono comunuqe giocatrici in grado di metterti in difficoltà. Anche se è più duro, apprezzo tutto questo perchè spinge ogni giocare a giocare il miglior tennis sempre e comunque.
E' uno sport sicuramente più duro da affrontare non solo dal punto di vista considerato ma anche sotto il profilo della tecnologia che si è decisamente evoluta.
Q. Qual è il segreto della longevità? Ovviamente la preparazione è molto più importante ma qual è il segreto per andare avanti a questi livelli?
MARIA SHARAPOVA: Penso che il segreto sia riuscire a bilanciare la motivazione e la buona salute. Ognuno è diverso sia fisicamente sia mentalmente. Non sono mai stata una giocatrice che gioca tutti i tornei possibili ed immaginabili in un anno perchè sono consapevole di quali sono le mie capacità fisiche e so che non riuscirei a dare il meglio in tutti i tornei. La mia filosofia è privilegiare i più importanti e cercare di dare il meglio in questi.
Sicuramente all'inizio si è un pò arrugginiti ma penso che l'importante sia mantenere freschi mente e corpo. Quindi non è facile, non è facile per niente riuscire a bilanciare questi due aspetti.
Q. Pensando al punteggio ottenuto esattamente un anno fa nella finale dell'Australian Open, sicuramente è stato un risultato che nessuno si sarebbe aspettato. Cosa ti viene in mente ripensandoci? Sicuramente non é stata un'ottima finale.
MARIA SHARAPOVA: Si, beh, sicuramente non passo le notti seduta a pensare a quella finale, non sono il tipo. E' sempre un onore partecipare alla finale di un grande torneo come quello, ovviamente è difficile accettare la sconfitta in una finale perchè ci si arriva grazie a grandi sforzi però si deve andare avanti. Si impara da tutto questo, anche io ho imparato, penso di essere migliorata da quella finale quindi spero di poterlo dimostrare.
Q. Hai un posto preferito in cui giocare?
MARIA SHARAPOVA: No, ogni posto è diverso e conserva ricordi speciali per me e per la mia carriera. Sicuramente la vittoria del French è stata veramente, veramente memorabile dopo tutto l'impegno che ci ho messo.
Ma credo che Wimbledon rimanga la cosa più speciale.
Q. Conservi i tuoi 4 specialissimi trofei su un tavolino di casa tua? Those four trophies on one little table at home?
MARIA SHARAPOVA: Se devo essere sincera, se doveste entrare in casa mia non potreste neanche immaginare che sono stata un tennista..
MARIA SHARAPOVA: Grazie.
Q. L'ultimo Australian Open non è finito nel migliore dei modi per te ma hai comunque trascorso una splendida stagione segnata soprattutto dalla vittoria del tuo ultimo Grande Slam mancante, come ti senti ora?
MARIA SHARAPOVA: Si, mi sento bene. Mi sono presa del tempo per riflettere riguardo a come sono andate le cose durante l'ultima stagione e devo dire che mi ritengo soddisfatta, ogni anno è un ciclo continuo, si passa da un torneo all'altro senza neanche accorgersene. Un momento stai alzando il trofeo di un Grande Slam e il momento dopo sei a Londra per giocare a Wimbledon, non si ha realmente la possibilità di riflettere su quello che si è vinto, sui grandi risultati ottenuti.
Quindi sono molto contenta di aver avuto la possibilità di ritornare a casa per una piccola pausa. Questo è stato probabilmente l'anno più impegnativo in termini di partite giocate, viaggi, quindi avere la possibilità di fermarsi per un pò e riflettere sull'anno passato, sui risultati ottenuti, sono partita dal mio infortnio alla caviglia fino alla vittoria del Roland Garros che era l'unico Grande Slam che mi mancava, penso sia stato un vero tragurado sul quale vale decisamente la pena riflettere soprattutto perchè riflettere su tutto questo mi da veramente una grande forza e motivazione per affrontare al meglio questa nuova stagione.
Q. Pensi che aver vinto il Roland Garros dopo l'infortunio alla spalla di qualche anno fa gli abbia dato ancora più importanza?
MARIA SHARAPOVA: Assolutamente. Penso siano una serie di cose a rendere così importante questa vittoria. Ma più di tutto, lo considero speciale perchè è un torneo che ho sempre visto come una vera sfida, la terra non era esattamente la mia superficie quindi sapevo di dover arrivarci in una splendida forma fisica.
Inoltre è stato il primo Grande Slam che ho vinto dopo l'intervento alla spalla quindi è stato veramente un grande risultato per me.
Q. 2013 Maria, sarà la tua decima stagione da quando hai vinto Wimbledon nel 2004. Riflettendoci, puoi considerare la stagione appena conclusa come una delle migliori? Deve essere stato fantastico per te vincere un Grande Slam e fare da portabandiera per la tua nazione alle olimpiadi di Londra.
MARIA SHARAPOVA: Oh cavolo, assolutamente! A parte aver vinto il French Open, ovviamente l'esperienza trascorsa durante le olimpiadi è stata fantastica, sicuramente un'esperienza che non dimenticherò mai soprattutto visto che è stata la mia prima volta. Inoltre sono stata la prima donna portabandiera per la Russia quindi è una cosa che mi rende molto orgogliosa e felice.
E' stato tutto molto frenetico, dalla cerimonia di apertuna alla finale, 6 partite in 7 giorni e la cerimonia il giorno prima dell'inizio, non è stato facile ma è stata comunque un'esperienza fantastica.
Q. Come stai preparando la tua mente per la nuova stagione? Stai impacchettando le tue vecchie memorie per rimetterle nell'armadio?
MARIA SHARAPOVA: Bisogna per forza farlo. Che la stagione precedente conservi bei o brutti ricordi, la nuova stagione è qualcosa di nuovo e va vissuta da zero.
Non mi piace dire che bisogna incominciare da zero ovviamente, è come se si stesse continuando un disegno già iniziato. Ovviamente bisogna tener conto dei successi ottenuti ma è importante non accontentarsi e continuare a lavorare per raggiungerne di nuovi, bisogna raggiungere livelli sempre più alti.
Q. Cosa ti ha motivato di più di quest'anno: la vittoria del Grande Slam o l'aver raggiunto la prima posizione mondiale?
MARIA SHARAPOVA: Penso che a questo punto della mia carriera conti senza dubbio molto di più la vittoria del Grande Slam, assolutamente.
Q. Quando Serena è stata qui ieri ci ha fatto capire che pensa sia possibile che in quest'anno riesca a vincere tutti i 4 Grandi Slam e ha detto che probabilmente tu e Victoria starete probabilmente pensando la stessa cosa. Cosa ne pensi di questo?
MARIA SHARAPOVA: Beh, ha vinto gli ultimi due quindi è sicuramente un passo avanti a noi in questo, senza dubbio.
Ha affrontato una splendida stagione, ogni anno è nuovo, scendiamo in campo sempre con l'obiettivo di giocare dal primo all'ultimo punto e di dare sempre il meglio, penso che questo sia l'importante, non tanto pensare a quello che si vuole vincere ma concentrarsi e impegnarsi al massimo.
E' già riuscita ad ottenere questo risultato? Non lo so.
Q. Serena ha vinto tutti i 4 Grandi Slam ma non nello stesso anno.
MARIA SHARAPOVA: Ah ok.Tutto è possibile ma questo è certamente difficile (ride)
Q. In che senso è difficile vincerne 4 in un anno?
MARIA SHARAPOVA: In che senso?! Beh, non sono mai riuscita a farlo ma quando ci riuscirò la chiamerò e glielo spiegherò (ride)
Q. Victoria ci ha detto che questa era del tennis femminile è senza dubbio la più dura. Cosa ne pensi a riguardo?
MARIA SHARAPOVA: Si, penso sia sicuramente diversa. Credo sia molto più difficile sotto il punto di vista fisico. Una volta i primi turni erano certamente più facili, si affrontavano in maniera più tranquilla, non dico come un riscaldamento ma quasi. Adesso invece è diverso, si gioca duramente dal primo all'ultimo turno, nonostante gli avversari non abbiano un'ottima posizione in classifica questo non conta, sono comunuqe giocatrici in grado di metterti in difficoltà. Anche se è più duro, apprezzo tutto questo perchè spinge ogni giocare a giocare il miglior tennis sempre e comunque.
E' uno sport sicuramente più duro da affrontare non solo dal punto di vista considerato ma anche sotto il profilo della tecnologia che si è decisamente evoluta.
Q. Qual è il segreto della longevità? Ovviamente la preparazione è molto più importante ma qual è il segreto per andare avanti a questi livelli?
MARIA SHARAPOVA: Penso che il segreto sia riuscire a bilanciare la motivazione e la buona salute. Ognuno è diverso sia fisicamente sia mentalmente. Non sono mai stata una giocatrice che gioca tutti i tornei possibili ed immaginabili in un anno perchè sono consapevole di quali sono le mie capacità fisiche e so che non riuscirei a dare il meglio in tutti i tornei. La mia filosofia è privilegiare i più importanti e cercare di dare il meglio in questi.
Sicuramente all'inizio si è un pò arrugginiti ma penso che l'importante sia mantenere freschi mente e corpo. Quindi non è facile, non è facile per niente riuscire a bilanciare questi due aspetti.
Q. Pensando al punteggio ottenuto esattamente un anno fa nella finale dell'Australian Open, sicuramente è stato un risultato che nessuno si sarebbe aspettato. Cosa ti viene in mente ripensandoci? Sicuramente non é stata un'ottima finale.
MARIA SHARAPOVA: Si, beh, sicuramente non passo le notti seduta a pensare a quella finale, non sono il tipo. E' sempre un onore partecipare alla finale di un grande torneo come quello, ovviamente è difficile accettare la sconfitta in una finale perchè ci si arriva grazie a grandi sforzi però si deve andare avanti. Si impara da tutto questo, anche io ho imparato, penso di essere migliorata da quella finale quindi spero di poterlo dimostrare.
Q. Hai un posto preferito in cui giocare?
MARIA SHARAPOVA: No, ogni posto è diverso e conserva ricordi speciali per me e per la mia carriera. Sicuramente la vittoria del French è stata veramente, veramente memorabile dopo tutto l'impegno che ci ho messo.
Ma credo che Wimbledon rimanga la cosa più speciale.
Q. Conservi i tuoi 4 specialissimi trofei su un tavolino di casa tua? Those four trophies on one little table at home?
MARIA SHARAPOVA: Se devo essere sincera, se doveste entrare in casa mia non potreste neanche immaginare che sono stata un tennista..
Nessun commento:
Posta un commento